Ciao, con il podcast ci siamo lasciati venerdì pomeriggio che una buona parte di mondo stava arrivando alla consapevolezza, con buona pace dei prezzolati, delle nefandezze di un certo stato nel Medio Oriente. Oggi, lunedì siamo a quello che sembra (ciclicamente) l’inizio di una battaglia mondiale.
Non bene.
Non bene soprattutto perché leggendo commenti in giro per le piattaforme sociali, vedo tifoserie che manco al Palio di Siena.
La guerra non è solo più spettacolarizzata come negli anni 90 (leggasi “guerra del Golfo”), dove in pratica c’era un solo regista e il mondo a guardare quello che ci veniva propinato.
Ora ci sono le piattaforme sociali e, tra le varie maglie degli algoritmi, passano informazioni che prima erano difficili da reperire.
Non mi riferisco alle opinioni di individui che utilizzano nickname come Ciccina80 o WarriorDefenderBurn, discutendo del Nuovo Ordine Mondiale comodamente dal divano di casa loro. Mi interrogo piuttosto su come possano pretendere di conoscere più dei nostri politici… Oddio forse un po’ più consapevolezza di qualcuno c’è… insomma ci tirano…
Mi riferisco ai video sul campo, alle testimonianze dei presenti, agli spifferi che passano. Certo sono ben consapevole che soprattutto con le ultime novità dell’Intelligenza Artificiale, sarà sempre più complicato capire cos’è la verità e cosa creato artificialmente, ma sono anche convinto che lo spirito umano prevarrà.
Insomma fatta questa dovuta premessa, cosa posso fare io, qui occidentatello viziato che vive sulle spalle delle popolazioni povere in giro per il mondo.
HO PENSATO AL DECLUTTERING
Decluttering, ovvero liberarsi del superfluo, è un processo che va ben oltre il semplice riordino degli spazi fisici. Si tratta di un atto consapevole di selezione e di distacco da oggetti, pensieri o abitudini che non contribuiscono più al nostro benessere. In un contesto tanto complesso e caotico come quello attuale, il decluttering può rappresentare una forma di resistenza personale e spirituale, un modo per recuperare un senso di controllo e di serenità.
Il decluttering non riguarda solo il materiale – come svuotare un armadio o liberare la scrivania – ma può anche applicarsi agli aspetti immateriali della nostra vita: relazioni tossiche, informazioni inutili, o abitudini disfunzionali. È un viaggio verso l’essenziale, un processo che ci invita a riflettere su cosa è davvero importante per noi e su come vogliamo vivere.
In un mondo dove siamo costantemente sollecitati da stimoli, notizie e distrazioni, il decluttering può diventare un potente strumento per ritrovare la propria bussola interiore.
Ora sono certo che mi direte: ma che c***o c’entra? Stiamo parlando di geopolitica, di morti, di sofferenze immani e tu mi proponi di ripulire una stanza, di gettare il superfluo, di fare sacconi di immondizia.
Esatto. Non credo di avere il potere di fermare tutto questo bruttume, tutto questo dolore, ma nel mio piccolo, nel mio minuscolo, nella mia infinitesimale futilità volevo dare un segnale all’universo.
E se, come sono convinto, il mondo sia suddiviso tra chi crea mangime (i paesi poveri) per i polli da batteria (noi occidentali medio bassi borghesi), dati in pasto a cinici speculatori e arrampicatori sociali, che creano energie per quell’élite che usa tutta la filiera per autodeterminarsi. Incuranti delle leggi della Natura, del fatto che la terra ci consideri peggio di zecche e con la sua volontà ci possa spazzare via in pochi secondi.
CONCLUSIONE
Come dico sempre “tutto è connesso”, “tutto è collegato”. Guerre, Potere, Intelligenze Artificiali, Materie Prime, Tecnologia, Social Media.
Ma quest’ultimi sono solo Una parte della Rete, formata tra l’altro di bellezza, stupore, candore, filosofie, mutuo aiuto e ovviamente condivisione.
Per cui come al solito un piccolo gesto, amplificato dall’esempio e dal racconto, può diventare un’onda che permetterà di distruggere il pollaio che ci imprigiona.
Come in alto, così in basso; come dentro, così fuori; come l’universo, così l’anima.” Questa frase esprime l’idea che esiste una corrispondenza tra i diversi livelli della realtà, dal più grande al più piccolo, e che tutto è interconnesso.
Come al solito mi trovo a citare Ermete Trismegisto.
È lunedì…