Ciao, navigante delle correnti digitali,
Maggio è stato come un vecchio mercante persiano che arriva alla tua porta con le bisacce cariche di storie. Solo che invece di spezie e sete, questo mercante portava corsi sull’intelligenza artificiale, righe di codice che rinascevano come webapp e voci che si trasformavano in podcast.
Sai quella sensazione quando corri così tanto che alla fine non sai più se stai inseguendo qualcosa o se qualcosa sta inseguendo te? Ecco, maggio è stato così. Intenso come un caffè bevuto alle tre del mattino mentre programmi, dolce come la soddisfazione di vedere un’idea prendere forma sullo schermo.
Il teatro delle voci: cosa abbiamo raccontato
L’alchimia degli eventi con Enrica Calvetti
C’è una magia nascosta nel trasformare il caos in celebrazione. Enrica Calvetti è una di quelle persone che sa che organizzare un evento non significa solo mettere insieme tavoli e sedie – è come essere un direttore d’orchestra dove ogni strumento è un’emozione da accordare.
Pensa a questo: un organizzatore di eventi è fondamentalmente un traduttore di sogni. Prende la visione confusa che hai in testa (“vogliamo qualcosa di speciale”) e la trasforma in quella serata che i tuoi ospiti ricorderanno per anni. È ottimizzazione pura, ma con l’anima.
Enrica ci ha svelato il segreto: non si tratta di scegliere il catering più costoso o la location più instagrammabile. Si tratta di fare le domande giuste. Quelle domande che ti portano al cuore di quello che vuoi davvero comunicare.
Ascoltala e scoprirai che preparare un evento è come scrivere una poesia: ogni dettaglio conta, ogni scelta racconta una storia.
Il futuro che ci guarda: Veo 3 e l’AI che crea realtà
E poi c’è stato questo momento zen-terrificante: Google ha presentato Veo 3, un’intelligenza artificiale che crea video così realistici da farti dubitare dei tuoi occhi.
Immagina di essere Neo in Matrix, ma invece di prendere la pillola rossa o blu, ti trovi davanti a mille pillole di tutti i colori e non sai più quale sia la realtà. Veo 3 è così: un creatore di mondi che ti lascia con una domanda che brucia: se possiamo creare qualsiasi verità, cosa significa ancora essere veri?
Non è solo tecnologia, è filosofia digitale. È il momento in cui dobbiamo decidere che tipo di maghi vogliamo diventare con questi nuovi poteri.
We are the Net: verso la congrega dei pirati spirituali
E qui arriviamo al cuore pulsante di tutto. La stagione 8 si chiude, ma come tutte le cose belle, non finisce – si trasforma.
Venerdì inizia “La congrega dei pirati spirituali”. Bello questo nome, vero? Suona come un gruppo di ribelli che invece di cercare tesori nascosti, vanno a caccia di verità scomode e bellezze dimenticate.
Perché pirati spirituali? Perché in questo mondo dove tutto sembra andare alla deriva, forse è tempo di issare una bandiera diversa. Una bandiera che non conquista territori, ma esplora possibilità. Che non saccheggia, ma semina.
L’idea è semplice e rivoluzionaria insieme: costruire un’arca immaginaria per l’autunno. Scegliere cosa salvare di questo mondo pazzo e cosa sognare per i mondi che verranno. Un po’ come Noè, ma invece di animali, salveremo idee, emozioni, tecnologie che hanno ancora un’anima.
Toccheremo tutto: la tecnologia che ci cambia, la cultura che ci nutre, la spiritualità che ci orienta, la storia
Ecco maggio: un mese che mi ha ricordato perché faccio quello che faccio. Perché nelle materie digitali, come nella vita, il segreto non è avere tutte le risposte, ma continuare a fare le domande giuste.
Ci sentiamo presto, compagn* di viaggio.
P.S. – Se ti sei riconosciuto in queste righe, significa che anche tu hai un po’ di pirata spirituale dentro. Benvenuto nella congrega.
