Il segreto dei blog

Il segreto dei blog
Un blog non si tiene come l'ho tenuto io negli ultimi mesi. Affinché il flusso di visitatori non vada perduto come lacrime nella pioggia, bisogna sempre alimentarlo di post e notizie.
Gli ultimi mesi per me sono stati un po' complicati.
Ora è giunto il tempo di ripartire.
Vi ricordate le iniziative di un anno fa?
Le dirette con i commenti di Sanremo, gli hangout con Una Questione Politica, i tutorial, le dirette tweet, ecc...
Bene, cercherò di rimettere insieme i pezzi, anzi ci sto già lavorando su.
Restate collegati... intanto da oggi ricomincia il flusso dell'FMLab.
Buona visione

Il Zuckerberg-pensiero sulla connettività del mondo

Il Zuckerberg-pensiero sulla connettività del mondo
Leggendo il blog di Facebook, ho trovato questo interessante articolo del Markone internazionale sullo sviluppo della connettività nel mondo.

L'articolo orginale lo trovate qui: https://newsroom.fb.com/News/693/Mark-Zuckerberg-Is-Connectivity-a-Human-Right

Io con i miei limitati mezzi linguistici ho provato a tradurlo per aumentarne la fruibilità

Mark Zuckerberg:  la connettività è un diritto umano?

20 Agosto 2013

Da quasi dieci anni, Facebook  è in missione per rendere il mondo più aperto e connesso. Oggi ci colleghiamo più di 1,15 miliardi di persone ogni mese, ma abbiamo iniziato a pensare a 5 miliardi di persone che non hanno un collegamento a internet

Oggi, solo 2,7 miliardi di persone sono online - un po 'più di un terzo del mondo. Che cresce meno del 9% ogni anno, una crescita lenta pensando alla velocità di sviluppo di internet. Anche se le proiezioni mostrano chela maggior parte delle persone avranno uno smartphone nel prossimo decennio, la maggior parte di loro non ha accesso alla rete per i costi ancora troppo alti.
Vorrei condividere una proposta di massima per come possiamo collegare i prossimi 5 miliardi di persone, e un piano di massima per arrivarci. Discuteremo come possiamo rendere l'accesso a internet più semplice, rendendolo più efficiente per fornire i dati, in che modo possiamo utilizzare meno dati, migliorando l'efficienza delle applicazioni che costruiamo e come possiamo aiutare le aziende mediante lo sviluppo di un nuovo modello per convincere la gente a passare all’online.
Io lo chiamo un "rough plan", perché, come molti progetti tecnologici a lungo termine, ci aspettiamo che evolva. Può anche essere più impegnativo di quanto prevediamo. Il lavoro tecnico specifico si evolverà con  persone che contribuiscono a idee migliori, e accogliamo con favore tutti i feedback su come migliorarci.
Il collegamento del mondo è una delle più grandi sfide della nostra generazione. Questo è solo un piccolo passo verso il raggiungimento di tale obiettivo. Sono entusiasta di lavorare insieme per rendere questo una realtà.

W la rete libera!

W la rete libera!

E’ da un po’ di giorni che sento parlare nuovamente di leggi per regolamentare blog, forum e social network.

In particolare la questione è venuta fuori perché alcuni utenti hanno insultato pesantemente alcune cariche pubbliche e in qualche caso personaggi o giornalisti illustri.

Alcuni di loro hanno minacciato di querelare e chiedere danni ai grandi social come Twitter e Facebook, altri si sono appellati alle istituzioni, in alcuni casi è intervenuta addirittura la polizia (e non solo quella postale).

Le leggi che stanno maturando da Roma parlano di chiusura di un blog in caso di commenti sgraditi, arresto e chissà cos’altro.

Vorrei dire la mia su questo argomento visto che sono un operatore del settore.

Sono delle cagate pazzesche!

Immaginatevi che io scriva un post come questo e nella notte quando dormo col gatto sulla pancia, un mio nemico (magari un concorrente lavorativo) scriva un commento anonimo di ingiuria a  questo o quel personaggio.

Il giorno dopo arriva la polizia arriva a casa mia, mi chiede di perquisire il server (che sta a Milano…) per trovare cosa?

Non basta che gli dica chi è stato o che rimuova il commento?

Mi direte, ma se è anonimo come fai? Tramite il numero IP che rende univoca la connessione in un dato momento posso sapere chi è stato. Tramite connessioni coperte o camuffate si può scrivere anonimamente, ma non tutti sono in grado di farlo.

E poi comunque perché non si può scrivere un’opinione? E’ forse reato il diritto di opinione? Vogliamo tornare indietro nei secoli? Quando si bruciavano i libri si commetteva lo stesso errore che si sta compiendo ora.

A mio parere, la rete deve rimanere libera, nessuna legge può o deve imbrigliarla. La rete è il più grande strumento di comunicazione inventato dall’uomo, poi se egli stesso non è capace di usarla al meglio allora non è giusto inventarsi delle regole (tra l’altro a livello nazionale? Continentale? MONDIALE???)

Piuttosto apriamo tutti gli occhi e impariamo ad rispettare il mondo reale e virtuale, perché i Troll sono sempre in agguato

BCom - L'evento B2B su Web Marketing e E-Commerce. Io c'ero!

BCom - L
Venerdì 19 aprile si è tenuto a Torino il BCom (in realtà anche il giorno prima).

Cos’ è il BCom?

Il Bcom è l’evento B2B (l’abbreviazione figa di business to business) su web marketing & e-commerce.
Potevo mancare?
Forse… ma ci sono andato lo stesso.
Mi perdo quasi tutta la mattinata perché devo consegnare entro le 10 un sito finito, ma sono abbastanza fortunato con i treni e riesco ad arrivare a Lingotto Fiere per mezzogiorno in tempo per seguire il workshop (traduzione: corso avanzato, gruppo di lavoro)

Il Mobile Marketing e le Apps, cosa caratterizza questa soluzione?

By Francesco Ronchi, CEO Synesthesia.

Mi becco praticamente la conferenza che mi interessa di più, ovvero: non è vero che nei prossimi anni l’attività web (e quindi l’e-commerce) passerà maggiormente su Mobile, ma già ora è così. Ci vengono proposti esempi di app che funzionano, di aziende che tuttora investono sul Mobile e le loro applicazioni. 
Ok questo è il campo dove mi devo applicare e studiare di più, anche se scopro che non vengono affatto disprezzati i siti ottimizzati su mobile (e lì sono sul pezzo).

Alle 14 è il momento del Funky Professor Marco Zamperini con il suo workshop:

Come un individuo può gestire la propria reputazione e diventare un marchio del terzo millenio.

Fantastico! Qui mi trovo perfettamente a mio agio e capisco che sto remando dalla parte giusta. Più che imparare cose nuove (tra l’altro sottolineo l’ottima dialettica di Zamperini) ottengo molte conferme sul lavoro che sto facendo sul mio brand, le iniziative del FMLab e le nuove soluzioni social che sto proponendo ai clienti.

L’ultimo Workshop a cui assisto è tenuto da Mariachiara Marsella (responsabile Marketing Online e SEO di SEO Roma.it e altra roba) e il titolo è:

Il corporate Blog per la SEO e la brand reputation.

Qui mi dico subito che saranno volatili per diabetici, perché mi immagino una conferenza piena di paroloni inglesi buttati lì per riempirsi la bocca. 
Invece no!
Anche qui capisco che sto muovendomi (sia nei progetti personali che in quelli coi clienti) nella direzione giusta. Il SEO (Search engine optimization) è cambiato nel giro di pochi anni e una differenziazione tra sito madre e corporate blog è utile soprattutto per “spingere” il brand.
Ci sono delle minuzie e delle sottigliezze da mettere in campo, ma la strada è quella.

E poi mai dimenticarsi il motto principale del mio lavoro attuale e futuro:

Content is king


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Editoriale

Luglio 2014

Luglio 2014
E dopo un anno di onesto lavoro, tra qualche settimana staccherò anch’io dal web per ricaricarmi un po’ le pile.

Il bilancio di questi primi 7 mesi del 2014 è in attivo, anche se ad inizio anno scrivevo post iper-pessimistici come questo!

A complicare il tutto ci sono stati tanti ritardi nei pagamenti e lavori che faticavano a partire.

Poi piano piano, mi sono autoconvinto che le cose sarebbero sicuramente andate meglio, che potevo sviluppare un motore unico e molto performante per i miei siti, senza appoggiarmi a soluzioni esterne o cms proprietari.

Così ho sviluppato un pannello admin che funziona benissimo su tutti i siti, una via di mezzo tra joomla e wordpress. L’ho testato sui miei progetti e poi l’ho proposto ai clienti realizzando anche nuove grafiche responsive (ovvero che si adattano ad ogni schermo) utili soprattutto per rendere fruibili le pagine sugli smartphone.

Così si sono rinnovati i siti del Progetto Cantoregi, dell’associazione Ashas, dell’Associazione Cenacolo Rebora.
E’ nato il nuovo sito, punto di riferimento, per il Dj Contest Movin' on di Andrea Caponnetto.

E’ stato rinnovato il sito del Centro Servizi Vigone con l’aggiunta della trasparenza e dell’albo pretorio conformi alla legge.

Ha trovato una casa sicura (server) il sito già realizzato negli scorsi anni di CMS - Produzione di componenti ed accessori stampati, assemblati e saldati per l’Industria.

Poi ci sono state le realizzazioni grafiche con manifesti e cartoline per La Fabbrica delle Idee (dove ho seguito sia la parte pubblicitaria, che quella organizzativa) e i volantini per il Coro Polifonico Città di Savigliano.

Nel frattempo ho tenuto dei corsi di formazione a Saluzzo (2), Cuneo (2) e La Morra (1).

E questi sono solo i clienti che gestisco direttamente. Poi ci sono tutti gli altri lavori che ho fatto per conto terzi e che non sono firmati direttamente da me.

Per settembre poi ci sono già tre progetti in via di chiusura: un sito turistico (a cui tengo molto e spero di riproporre in altri comuni), un sito + programma per la prenotazione on-line in una saletta musicale e un sito sul nuoto. Senza contare il mio programma sulla gestione del magazzino tramite smartphone che è sempre in evoluzione.

Vorrei anche risistemare la mia immagine aziendale così da creare un piccolo network con le mie attività e includere il nuovo progetto su Barracudas.it

Chiamatela forza d’attrazione o chiamatela anche solo volontà, ma come per come era iniziato l’anno non posso che ritenermi soddisfatto, anche se so che c’è ancora molto da lavorare per migliorare e offrire ai clienti un servizio informatico a 360°.

La sfida ora sarà capire se orientare di più la mia attività sulla pubblicità (sito + grafica + social, posizionamento) o sullo sviluppo dei programmi ad hoc per le aziende.

Mi piacerebbe fare entrambe le cose, ma prima devo arrivare ad avere un’organizzazione del lavoro che rasenti la perfezione, altrimenti non ne uscirei vivo.