Posted by staff Mattis |
Cat: Editoriali | TAG:
facebbook,
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pinterest,
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2013,
Oggi sparo un po’ di numeri. Facendo delle ricerche su Big G ho trovato dei numeri interessanti.
Indovinato qual è il social più usato? Esatto: il 69% degli utenti internet ha un account Facebook, un’enormità!
Twitter e Pinterest si contengono il ruolo di social con la crescita più rapida. Lo scorso anno fu il primo a primeggiare, mentre quest’anno è il secondo. Va comunque sottolineato che il 49% degli iscritti a Twitter lo usa regolarmente
Anche Google+ ha fatto il botto con una crescita del 200% rispetto lo scorso anno, ma va anche detto che ci si iscrive quasi automaticamente con un account di Google (quindi anche se mi faccio una mail).
Per quanto riguarda i social grafici Pinterest ha aumentato i suoi iscritti del 88%, mentre Instagram, che da poco ha aggiunto la possibilità di inserire piccoli video, ha toccato quota 150 milioni di utenti. Per fare un paragone calzante si potrebbe mettere in relazione con Vine (un'applicazione gratuita che permette agli utenti di creare video, chiamati appunto vines, e condividerli su numerosi servizi di social network) che conta 40 milioni di utenti e sfrutta comunque la piattaforma di Twitter.
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Martedì 10 Settembre 2013
Posted by staff Mattis |
Cat: MithranDir | TAG:
Facebook,
Twitter,
Google+,
Pinterest,
Foursquare,
Instagram,
hashtag,
foto,
Viviamo ormai immersi nei social network: Facebook, Twitter, Google+, Pinterest, Foursquare, Instagram… ma quanto sono realmente diversi tra loro? Se escludiamo quelli con delle particolarità peculiari come l’invio e lo storaggio di immagini (mi viene in mente com’era nato Flick e come è ridotto adesso…) , quelli che si ritengono più generalisti si stanno via via omologando, un po’ come è successo per i principali canali televisivi italiani.
L’espansione di Facebook è potuta crescere grazie alla possibilità di caricare le immagini, organizzarle in album e “taggare” gli amici. Twitter nacque solo come social network testuale, poi per aumentare il suo pubblico diede anche lui la possibilità di caricare le foto (anche se limitatamente ad un unico album).
La grande invenzione di Twitter sono stati gli hashtag, ovvero dei link che rimandano ad una “discussione” dove il medesimo è citato. Passano un po’ di anni Google+ e Facebook recentemente inseriscono la medesima funzione generando nuovi trend e mode.
Quanti programmi televisivi ora ci danno la possibilità di commentare in diretta tramite l’uso dell’ormai famoso cancelletto?
E’
notizia di questi giorni l’aggiunta su Facebook delle tendenze (ovvero delle discussioni più attive o con maggior numero di visualizzazioni) proprio come già avviene su Twitter o YouTube e Google+.
Stiamo quindi raggiungendo una sorta di omologazione globale, dove le uniche scelte che ci sono rimaste sono:
- Ne rimango fuori non iscrivendomi a niente
- A chi donerò le mie informazioni personali?
Come direbbero dei piccoli cavalli: tu come ti poni?
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Martedì 3 Settembre 2013
Posted by staff Mattis |
Cat: Musica | TAG:
spotify,
Google Play Music All Access,
play,
Sbaglio o hanno messo on-line da poco la versione solo-web di Spotify?
Che sia una risposta a Google Play Music All Access?
Ai posteri l'ardua sentenza.
Sicuramente se un'applicazione è disponibile on-line senza download la preferisco
Provalo
https://play.spotify.com/
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Lunedì 20 Maggio 2013
Posted by staff Mattis |
Cat: MithranDir | TAG:
pubblicità,
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amazon,
internet,
profili,
utenti,
vendite,
In questi giorni sto cercando delle apparecchiature per crearmi un piccolo studio radiofonico casalingo. Ho fatto un paio di ricerche su siti del settore e infine ho chiesto un parere ad un mio amico fonico.
Questa è stata la nostra conversazione
E voi mi direte "E che c'azzecca questa cosa con la pubblicità su internet?"
C'azzecca,
c'azzecca...
Oggi stavo leggendo delle news su un sito e guardate che cosa mi si propone:
Avete quindi capito come viene venduta la pubblicità?
Ad ogni ricerca che facciamo, ad ogni discussione a cui partecipiamo, su qualsiasi sito che noi visitiamo, siamo sempre tracciati perché gli investitori vogliono sapere i nostri gusti, il nostro pensiero, le nostre paure.
Tutto ciò per poi trasformarci in profili di facile consultazione a cui poi vendere merci di vario tipo.
Ecco spiegato come fanno a fare i milioni major come Facebook, Google, Amazon ecc...
E' legale?
Ci sono mezzi per contrastarlo?
Cercherò di rispondere a queste domande nei post dei prossimi giorni
Stay tuned
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Mercoledì 27 Marzo 2013
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