Posted by staff Mattis |
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stanchezza,
responsabilità,
confortec,
Bisogna saper prendersi i propri tempi. Quando decisi di diventare freelance (quasi 10 anni fa) ero convinto di avere un sacco di tempi morti da gestire con pianificazione, studio, commissioni quotidiane e perché no: svago.
Niente di più falso.
Quando ti trovi in periodi come quello che sto passando io, dove hai 4 siti che devono uscire, il lavoro per una banca da portare avanti, finire di montare la
tv per il blog, preparare una presentazione della mia attività per una riunione giovedì, preparare la nuova puntata di
unaquestionelive, riuscire ad andare in piscina per non assomigliare troppo ad un orso bianco... comincia a mancarti l'ossigeno. A proposito di piscina ho finito un sito per un cliente che lavora nel trattamento acque:
www.confortec.net poi ci farò una recensione dedicata sull'altro blog.
Insomma come avete capito questo post scoclusionato del lunedì mattina serve più a me che a voi per darmi la carica, essere conscio delle responsabilità di cui mi sono assunto l'onere e l'onore di poter andare avanti.
Che la forza sia che voi, giovani Padawan!
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Lunedì 18 Marzo 2013
Posted by staff Mattis |
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aforismi,
confucio,
"Se a un uomo dai un pesce lo sazi per un giorno.
Se gli insegni a pescare lo sazi per tutta la vita."
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Mercoledì 6 Marzo 2013
Posted by staff Mattis |
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imprenditoria,
freelance,
futuro,
“I piccoli imprenditori sono la spina dorsale del paese”, “L’economia si basa sui piccoli imprenditori”, “Aiuti solo per le grandi aziende e non ai piccoli imprenditori”…
Questi sono solo alcuni dei titoli che abbiamo letto sui quotidiani nazionali e non.
Tutti che si riempono la bocca con la parola “piccoli imprenditori”, ma che cos’è in realtà un piccolo imprenditore?
Non esiste un’unica definizione: lo si può essere per convenienza, per mancanza di capitale, per continuazione di imprese famigliari, per vocazione, perché nessuno ti ha assunto, perché hai un sogno, perché sogni di essere un giorno Briatore, perché sogni che la figura di imprenditore non sia associata per forza a Briatore, perché sei un “trafficone”, perché usi i soldi di papi, perché ti piace fare il capetto, perché sei un idealista, perché meglio “in proprio” che dipendenti, perché così ti pigli le vacanze quando vuoi, perché non sai fare altro, perché vedi più lontano di altri, perché conosci il cugino del sottosegretario al ministero del vattelapesca, perché sei invidioso di amici ricchi, perché vuoi dare un’entrata pulita a delle famiglie, perché non ti arrendi neanche davanti al 60% di tassazione, perché pensi che avrai una pensione, perché pensi che nonostante non avrai una buona pensione hai vissuto da uomo libero, perché ti senti un economista, perché odi gli economisti, perché è l’unica strada percorribile, perché in fondo si vive una volta sola, perché hai letto il blog di Panzarella, perché la mamma ti sognava così, perché è una missione, perché sogni un mondo diverso, perché ti piacciono le riunioni, perché adori usare parole come “breafing” o “ci aggiorniamo”, perché in fondo non vuoi diventare vecchio con in testa il pensiero di non averci mai provato.
Io non so a quale categoria di “piccolo imprenditore” posso appartenere, ma so che fino a quando i clienti, lo stato e la famiglia me lo permetteranno cercherò di far mia la frase “piccoli imprenditori, grandi idee”
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Venerdì 1 Febbraio 2013
Posted by staff Mattis |
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chi sono,
freelance,
motivazioni,
Ma da cosa deriva questo termine?
Come al solito Wikipedia ci viene in aiuto.
Un freelance (dall'inglese freelance worker) è un libero professionista in generale, indipendentemente dal settore specifico di attività.
Indica la libertà del rapporto lavorativo, connotando una indipendenza particolarmente utile in certe professioni in cui è necessario essere "al di sopra delle parti".
Alcuni esempi sono le professioni di giornalista, commercialista e avvocato, dove i fruitori del servizio fanno affidamento sull'autonomia intellettuale e sulle capacità professionali del freelance. In comunicazione, il termine freelance identifica più spesso figure di collaboratori esterni di agenzie di pubblicità, come possono essere un copywriter o un art director non direttamente assunti, ma incaricati di svolgere un particolare lavoro per conto dell'agenzia stessa. Oggi (2009), facendo riferimento alla legislazione italiana vigente, diremmo che il freelance svolge lavori 'a contratto', con ciò avvicinandoci all'origine etimologica del termine: il contratto che il 'soldato di ventura' stipulava di volta in volta con il suo capitano o signore.
Origine del termine
L'etimologia della parola deriva dal termine medievale inglese usato per un mercenario (free-lance ovvero Lancia-Indipendente), cioè, un soldato che non serviva un signore, ma i suoi servizi potevano essere al servizio di chiunque.
Il termine fu coniato da Sir Walter Scott (1771-1832) nel suo famoso romanzo storico Ivanhoe per descrivere un "mercenario Guerriero medievale". La frase in inglese iniziò con la transizione di un sostantivo figurativo intorno al 1860, e fu riconosciuto come verbo nel 1903 da varie autorità linguistiche, come il Dizionario Oxford di Inglese.
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Mercoledì 30 Gennaio 2013
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